La mia attività di psicoterapeuta si rivolge prevalentemente ad adulti, adolescenti e preadolescenti, singoli, coppie, famiglie o gruppi di lavoro.
Propongo percorsi di psicoterapia individuale a chi soffre di attacchi di panico, fobie, pensieri ossessivi, a chi vive divorato dall’ansia, a chi sente che sta scivolando nella depressione. Propongo la psicoterapia individuale anche a chi non riesce a stare bene con se stesso o con gli altri, a chi sta attraversando un periodo di crisi a causa di problemi affettivi, lavorativi o familiari. A chi ha un cattivo rapporto con il proprio corpo o con il cibo. A chi sente che il rapporto di coppia non funziona come vorrebbe, a chi non va d’accordo con i colleghi o con i propri parenti, a chi non vive serenamente il proprio orientamento o la propria identità sessuale, a chi deve fare i conti con una malattia rara o cronica.
Offro supporto psicoterapeutico ad adolescenti e preadolescenti con livelli di autostima pericolosamente bassi, a rischio di ritiro sociale o con tendenze autolesionistiche. Inoltre, mi rivolgo a ragazze e ragazzi che non si trovano a proprio agio con i coetanei, che non si sentono capiti né dagli insegnanti, né dai genitori, che vengono coinvolti nei conflitti tra adulti, che vivono situazioni familiari promiscue, che fanno fatica a rapportarsi ai nuovi partner dei genitori separati, che fanno fatica a convivere con le proprie emozioni (per esempio gestire la rabbia), che si chiedono che senso abbia stare al mondo o che si vergognano del loro corpo o del loro modo di essere.
Le persone che stanno affrontando un lutto (morte, aborto, separazione) o che hanno vissuto esperienze traumatiche (incidenti, violenze, abusi, tradimenti) spesso necessitano di un aiuto psicoterapeutico per poter ripensare a quanto accaduto senza riattivare l’angoscia causata dal trauma. In questi casi, propongo ai miei clienti diverse opzioni per lasciarsi i vissuti traumatici alle spalle. Tra le varie alternative, offro la possibilità di rielaborare i ricordi traumatici utilizzando l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). L’EMDR è una tecnica che integra la rievocazione dei ricordi non ancora elaborati con una stimolazione bilaterale (movimenti oculari o tamburellamenti sulle mani) facilitando e accelerando la trasformazione delle esperienze traumatiche in ricordi “ordinari”.
A chi è riuscito a superare i propri traumi propongo un percorso di crescita post-traumatica ovvero un cammino di miglioramento di se stessi nell’ambito del quale ogni ostacolo incontrato nella vita può trasformarsi in un potenziamento e una risorsa.
Sono specializzato in terapia di coppia e terapia familiare, quindi guardo alle coppie e alle famiglie con un occhio particolarmente attento.
Alle coppie propongo percorsi di terapia di coppia per affrontare problemi di comunicazione, rapporti difficili con le famiglie d’origine, difficoltà sessuali e tradimenti. Spesso il mio compito con le coppie è aiutarle a decidere se restare insieme oppure se separarsi. Altre volte le coppie si rivolgono a me per decidere se fare oppure no il passo verso la genitorialità. Molte coppie che desiderano generare o adottare un figlio, diventando così una famiglia, mi chiedono di accompagnarle nella transizione verso la genitorialità. Frequentemente mi capita di aiutare le coppie che desiderano avere figli ma non ci stanno riuscendo a decidere se intraprendere oppure no un percorso di procreazione medicalmente assistita.
In base alla mia esperienza, alcune coppie, tra cui quelle queer, le interetniche, quelle caratterizzate da una significativa differenza di età e quelle “extraconiugali”, oltre ai problemi di ogni coppia, possono incontrare difficoltà specifiche che vanno affrontate con interventi di terapia di coppia mirati.
Le coppie genitoriali e i membri delle famiglie ricomposte si rivolgono a me per molti motivi diversi. Incontro genitori che sono preoccupati per i propri figli o che temono di non essere genitori efficaci; genitori adottivi; genitori di figli disabili o malati; adulti che non riescono a relazionarsi con i figli del partner; genitori che non riescono ad accettare l’identità o l’orientamento sessuale dei propri figli; genitori che stanno attraversando la sindrome del “nido vuoto” (figli adulti che si svincolano dalla famiglia d’origine).
Alle coppie “sandwich” (figli ancora piccoli e genitori anziani o malati, comunque bisognosi di assistenza) propongo interventi mirati a prevenire condizioni di crollo emotivo o esaurimento delle energie psicofisiche.
Alle coppie con figli che hanno deciso di separarsi, o che si sono già separate, propongo percorsi di mediazione familiare finalizzati a salvaguardare il rapporto genitori-figli anche nelle separazioni più difficili.
Anche se come psicoterapeuta sono abilitato a farmi carico di qualsiasi disturbo mentale, ai miei clienti voglio ricordare che l’intervento dello psicologo, da solo, non è sufficiente nel trattare le forme più gravi di sofferenza psichica. Le psicosi e molti disturbi dell’umore, per esempio, necessitano di un adeguato supporto medico in aggiunta alla psicoterapia. Altri disturbi, in particolare la tossicodipendenza e i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, in genere richiedono il coinvolgimento di équipe multiprofessionali e, a volte, il ricovero in strutture specialistiche.
Tuttavia, data la mia ultraventennale esperienza con le dipendenze patologiche, offro aiuto psicoterapeutico a chi non riesce a liberarsi da una relazione tossica, a chi vive in funzione del proprio lavoro, ai ragazzi che stanno sui social tutta la notte, alle ragazze ossessionate da ideali di magrezza o bellezza irraggiungibili. La mia esperienza può essere di grande utilità per chiunque viva in una famiglia in cui qualcuno ha una dipendenza (alcol, droga, gioco d’azzardo, pornografia, lavoro, sesso).
Alle Scuole e ai genitori di adolescenti propongo interventi di prevenzione della devianza (sostanze, bullismo) e del malessere (ritiro sociale, disturbi del comportamento alimentare, suicidio), mentre alle aziende e alle organizzazioni offro percorsi di prevenzione del mobbing e del burn-out.
Oltre che nel campo delle dipendenze, ho un’esperienza ultraventennale anche nel campo del coordinamento, della formazione e della supervisione di singoli ed équipe operanti in campo sociosanitario. Mi rivolgo pertanto sia a singoli operatori, sia a gruppi impegnati nel settore, offrendo formazione, supervisione, percorsi di prevenzione del burn-out e prevenzione della compassion fatigue (logoramento da empatia).
Tra le mie attività, voglio anche ricordare il supporto psicologico ai malati terminali e quello ai caregiver (familiari o professionisti) impegnati nell’assistenza di anziani, pazienti psichiatrici, malati cronici e pazienti terminali.
Infine, in linea con la definizione dell’OMS secondo cui la salute non è la semplice assenza di malattia ma una condizione di completo benessere sociale e psicofisico, offro percorsi di potenziamento del proprio benessere psicologico anche a coloro i quali, benché non soffrano di alcun disturbo, desiderino conoscersi e capirsi meglio, sapersi godere maggiormente la vita, essere più orgogliosi di se stessi e migliorare la propria salute psichica, relazionale, sessuale ed emotiva.
Fermo restando che privilegio gli incontri in presenza, sono tuttavia disponibile a offrire supporto a distanza, tramite connessione internet e applicazione gratuita (una delle tante disponibili: Whatsapp, Zoom, Meet, FaceTime, Microsoft Teams), ogni volta che le circostanze lo rendano necessario.
Chi fosse interessato a informazioni sul counseling o a concordare un intervento o un percorso di counseling, può trovare i miei recapiti nella pagina dedicata ai contatti.